Billy e il misterioso tesoro del nonno

...non serve una recensione al libro quando c’è un titolo così.

Recensione

“Billy e il misterioso tesoro del nonno”: in realtà non serve una recensione al libro quando c’è un titolo così. Perché sarà un po’ didascalico – il che comunque, essendo rivolto a dei bambini, non guasta - ma contiene già tutti quegli elementi che fanno subito pensare a una bella avventura.

C’è Billy, prima di tutto, il criceto creato dall’olandese Catharina Valckx, già protagonista di altre storie edite da Babalibri.

C’è il suo amico Giancarlo, un vermetto che lo aiuta ma che come tutti gli amici a volte gli è accanto, a volte lo abbandona.

C’è, soprattutto, una mappa del tesoro. Con un doppio valore, perché era appartenuta al nonno di Billy, e racchiude quindi in sé anche tutta la magia di un’eredità personale.

È una di quelle classiche mappe con la x bella chiara, e il percorso per arrivarci molto meno. Soprattutto considerato che si tratta di buie gallerie… dove è facile perdersi, dove è facile scambiare un ragnetto minuscolo per un mostro gigantesco (ci vuole coraggio, allora! I piccoli lettori lo avranno?).

Dove alla fine, delle gallerie e della storia, insieme al tesoro si trova un altro amico. Con cui organizzare una festa proprio grazie all’eredità ritrovata: perché quel tesoro che ha lasciato il nonno (e che il padre non aveva cercato, ché appunto, bambini, nella vita ci vogliono tanto coraggio quanto fiducia) è un inno ancora alle gioie della vita.

Manuela Capelli